Cinemambiente propone ogni anno una selezione di film dedicati ai giovanissimi intitolata Ecokids (Foto: Flickr)

Ecokids 2022, undici cortometraggi di favole educative

I report da Cinemambiente 2022, curati dagli allievi del nostro Corso di giornalismo culturale e ambientale, si concludono con un doveroso accenno alla sezione dedicata ai giovanissimi, che quest'anno ha visto prevalere i film di animazione. Spazio alla fantasia, alla conoscenza della natura e a tematiche ambientali di grande attualità GLI ALTRI ARTICOLI DEL NOSTRO SPECIALE
20 Giugno, 2022
2 minuti di lettura

La 25° edizione di Cinemambiente ha visto il ritorno di Ecokids, l’evento dedicato ai più piccoli: undici cortometraggi di provenienza internazionale, con registi di diversi paesi che presentano differenti problemi ambientali da affrontare e molteplici modi di guardare la natura. Negli ultimi anni le tematiche ambientali hanno preso sempre più piede nel dibattito pubblico, coinvolgendo ragazzi e ragazze, anche tra giovanissimi, come mai prima d’ora, basti pensare a movimenti come i “Fridays for Future”. Non c’è da stupirsi che anche il mondo del cinema abbia deciso di raggiungere il pubblico dei più piccoli per parlare loro di ambiente e di natura.

 

A heatwave

 

Da un punto di vista tecnico, quasi tutti i corti presentati sono di animazione: si passa dal classico cartone animato, alla stop motion, ad animazioni miste e, ovviamente i temi ambientali e il rapporto dell’uomo con la natura nei suoi aspetti più vari sono al centro di ogni storia. Tra i temi, ad esempio, si passa dal surriscaldamento climatico con “A Heatwave”, al problema del traffico marittimo e il suo impatto sui grandi mammiferi marini con “Humanatee”.

 

 

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Un cortometraggio, specie se animato, è uno strumento tra i più utilizzati per catturare l’attenzione dei più piccoli. Tuttavia, la sua stessa natura lo rende un mezzo complesso da padroneggiare per raccontare tematiche complesse e spesso controverse, specialmente ai bambini. I registi dell’edizione di quest’anno riescono in questo difficile compito, sintetizzando in una manciata di minuti concetti e problematiche.

Sotto questo aspetto i moderni cortometraggi svolgono la funzione delle vecchie favole il cui scopo era preparare i bambini ai potenziali pericoli che avrebbero trovato nel mondo una volta adulti.

Ecco quindi che moltissimi dei problemi ambientali che “i grandi” si trovano ad affrontare ormai ogni giorno, vengono condensati e raccontanti in forma semplice ma non per questo meno completa e approfondita. Come la questione sempre più pressante della produzione dei rifiutie del loro smaltimento, trattata nel cortometraggio “Bo and Trash” della regista Tatjana Skorlupkina: il cane di pezza Bo si trova ad affrontare una spazzatura diventata talmente ingombrante da prendere vita, sotto forma di un terribile mostro.

 

Allo stesso modo la deforestazione, ovvero la distruzione di intere foreste per far spazio a coltivazioni o per lo sfruttamento del legname, viene proposta ai più piccoli con ironia nel film “Affendomino” del regista Ulf Grenzer, dove un orango costretto a stare nella gabbia di uno zoo perché non ci sono più alberi nella foresta dove viveva, riesce a ribaltare la situazione dopo aver fatto amicizia con una bambina. Un grande pregio dei corti di questa edizione, è di non mostrare ai più piccoli solamente i problemi ambientali, ma di esplorare anche il rapporto intimo e indissolubile che l’uomo ha con la natura.

Ecokids si conferma anche quest’anno come un’ottima iniziativa per far appassionare i più piccoli sia alla natura che al cinema ed è, forse, anche l’occasione per qualche adulto di rivivere l’emozione di ascoltare una bella favola.


L’articolo è stato realizzato durante il workshop condotto da Marino Midena nell’ambito del Corso di giornalismo ambientale e culturale di Sapereambiente

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