Strano come il rombo degli aerei
Da caccia un tempo
Stonasse con il ritmo delle piante
Al sole sui balconi
E poi silenzio e poi, lontano
Il tuono dei cannoni, a freddo
E dalle radio dei segnali in codice
Un giorno in cielo, fuochi di Bengala
La pace ritornò
Ma il re del mondo
Ci tiene prigioniero il cuore
Nei vestiti bianchi a ruota
Echi delle danze sufi
Nelle metro giapponesi, oggi
Macchine d’ossigeno
Più diventa tutto inutile
E più credi che sia vero
E il giorno della fine
Non ti servirà l’inglese
E sulle biciclette verso casa
La vita ci sfiorò
Ma il re del mondo
Ci tiene prigioniero il cuore.
“Il re del mondo”, di Franco Battiato e Giusto Pio, in “L’era del cinghiale bianco” (Emi Italia, 1979)