Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Carlo Emilio Gadda
Il 2023 è l'anno dedicato a Carlo Emilio Gadda: ricorrono i 100 anni dalla sua nascita e i 50 dalla sua morte

Carlo Emilio Gadda, quella sublime cognizione del mondo “gnommero”

Inventore, (de)costruttore, ingegnere di lingua e narrazione. Nell'anno gaddiano, a metà tra i cento anni dalla sua nascita e i cinquanta dalla sua morte, ricordiamo il grande scrittore
5 Maggio, 2023
3 minuti di lettura

Si comincia dalla lingua. Perché la sua scrittura nasce dall’incompiutezza esistenziale, i suoi personaggi vagano nei meandri delle città e della psiche e tra le pieghe della verità nascosta, le sue opere rimangono volutamente incompiute, senza fine e senza una vera risoluzione, persino nel caso del delitto del suo romanzo più famoso, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. Benvenuti nell’anno di Carlo Emilio Gadda che questo 2023 celebra nei 100 anni dalla nascita (il 14 novembre 1923) e 50 dalla morte (il 21 maggio 1973).

 

Carlo Emilio Gadda
Carlo Emilio Gadda nel 1921 (Foto: Wikipedia)

 

«Dal 2 gennaio pubblichiamo a cadenza fissa una delle sue parole inventate per spiegarne i significati e le diverse sfumature», spiega infatti il professor Claudio Vela, raccontando la prima di molte iniziative. «L’impulso segue la scia del Gaddabolario, il dizionario recentemente pubblicato da Carocci in cui 61 gaddisti approfondiscono 219 termini della sua inimitabile lingua, da ‘arfasatti’ a ‘impisciare’ e ‘demarrare’». Nessun numero è ovviamente casuale: 219 è il civico di via Merulana teatro dello “gnommero” del suo romanzo più noto.

 

il professore Claudio Vela
Il professor Claudio Vela

 

Libri ed epistolari, spettacoli, mostre e tour guidati: le iniziative fioccano per rendere degno omaggio ad un autore sempre più amato e tradotto, segnato dalle contraddizioni di chi, vissuto come lui a cavallo di due secoli, ha visto sgretolare le certezze filosofiche, politiche e sociali di fine Ottocento ed ha incarnato la nevrosi angosciante della modernità novecentesca. Prima ingegnere e poi scrittore.

Prima fascista interventista e poi feroce dilaniatore della retorica mussoliniana. Prima realista e poi frantumatore e inventore di linguaggi. È stato un uomo “tra”, Carlo Emilio Gadda, il Gaddus, come spesso si firmava.

Mentre il teatro Franco Parenti ha appena affidato ad Anna Nogara la messinscena della novella Il racconto dell’incendio di via Keplero, della delusione e della rabbia raccontate nel Giornale di guerra e di prigionia si è fatta carico Adelphi che ne ha appena pubblicato una nuova edizione, arricchita da sei taccuini finora sconosciuti e inediti, soprattutto quelli del  1917 che raccontano di Caporetto e della prigionia. Il volume è il resoconto del sottotenente Gadda che tra le trincee della Grande Guerra si sente depresso e funereo, sprofondato in un inferno dantesco che gli rivela quanto la guerra non sia né «necessaria né santa» come aveva auspicato. Sono pagine sconfortate e dure, segnate dalla “vita pantanosa” di caserma; dall’incompetenza dei grandi generali; dall’’’egotismo cretino degli italiani” e dall’indegnità morale dei vigliacchi, degli imboscati, dei profittatori, quelli che costringevano gli alpini a marciare con le scarpe rotte.

 

Guarda il video di Carlo Emilio Gadda 

 

Milano, città natale poi lasciata per Firenze e, infine, per Roma, prepara intanto un itinerario ad hoc nella città, sull’esempio di quelli dedicati a Manzoni e Carlo Porta, mentre tra i molti progetti del Cantiere Gadda inaugurato pochi mesi fa presso il Dipartimento di musicologia e beni culturali dell’Università di Pavia per approfondire le ricerche sulla sua opera e far da raccordo alle celebrazioni, c’è anche una mostra immersiva che vuole rendere visibile al grande pubblico l’officina del grande prosatore del Novecento.

Trasformare in un itinerario visivo il sapere tecnico-scientifico, la letteratura e la filosofia per esaltare le tre strade che hanno segnato il suo percorso di uomo e di artista.

Figlio di un industriale tessile lombardo e di una professoressa ungherese, il giovane Gadda avrebbe voluto dedicarsi agli studi letterari, ma viene convinto ad iscriversi a ingegneria dopo che la morte del padre precipita la famiglia dall’agiatezza alle ristrettezze economiche. Sarà ingegnere fino al 1940, a intermittenza, mentre intanto inizia a collaborare con alcune riviste letterarie importanti, come Solaria e con il quotidiano Ambrosiana.

 

Italo Calvino
Italo Calvino fu il primo a intuire la molteplicità strutturale della narrazione gaddiana, il suo intendere il mondo come un groviglio e il romanzo come una grande rete (Foto: Wikipedia)

 

A Firenze, dove vive dal 1940 al ’50, Gadda scrive la raccolta di racconti di ambiente milanese L’Adalgisa mentre poi a Roma lavorerà come autore radiofonico alla Rai e si cimenterà con la sua produzione letteraria più matura e famosa, su tutti il Pasticciaccio, storia delle indagini del molisano commissario Francesco “don Ciccio” Ingravallo sul delitto e sul furto avvenuti nel palazzo di via Merulana, a Roma, numero 219. Un testo cardine della letteratura del Novecento, portato al cinema e a teatro. Ma anche La cognizione del dolore, sulla conflittuale relazione con la madre e la sessualità, e Eros e Priapo: da furore a cenere, sull’insanato rapporto con il potere.

 

Guarda il video de La cognizione del dolore 

 

E’ stato Italo Calvino, nella lezione sulla “molteplicità”, a presentare Carlo Emilio Gadda come colui che «cercò per tutta la vita di rappresentare il mondo come un garbuglio, o groviglio, o gomitolo, di rappresentarlo senza attenuarne affatto l’inestricabile complessità, o per meglio dire la presenza simultanea degli elementi più eterogenei che concorrono a determinare ogni evento».

Calvino ne intuì le moltiplicazioni infinite, le divagazioni che portano allo smarrimento, la teoria del romanzo come grande rete.

Doveroso rendergli omaggio oggi, che nella rete della perdita del pensiero e del senso ci siamo finiti per davvero. Buon anno gaddiano a tutti.

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Carocci Editore (@caroccieditore)

Mielizia

Saperenetwork è...

Stefania Chinzari
Stefania Chinzari è pedagogista clinica a indirizzo antroposofico. Si occupa di pedagogia dal 2000, dopo che la nascita dei suoi due figli ha messo in crisi molte certezze professionali e educative. Lavora a Roma con l’associazione Semi di Futuro per creare luoghi in cui ogni individuo, bambino, adolescente o adulto, possa trovare l’ambiente adatto a far “fiorire” i propri talenti. Svolge attività di formazione sui temi delle difficoltà evolutive e di apprendimento, della genitorialità consapevole, dell’eco-pedagogia e dell’autoeducazione.
Giornalista professionista e scrittrice dal 1992, il suo ultimo libro è "Le mani in movimento" (2019) sulla necessità di risvegliarci alle nostre mani, elemento cardine della nostra evoluzione e strumento educativo incredibilmente efficace.
E’ vice-presidente di Direttamente ets che sostiene la scuola Hands of Love di Kariobangi a Nairobi per bambini provenienti da gravi situazioni di disagio sociale ed economico.
Mielizia
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Orbital

"Orbital", l'antiracconto di Samantha Harvey che ci fa amare la Terra

Samantha Harvey, cinquant’anni e una formazione di studi filosofici e corsi di scrittura creativa, ha vinto il Booker Prize 2024 con la sua quinta ope

Fabio Deotto, "Come ne usciremo"

Viaggio nel 2040, quando la transizione sarà compiuta. Otto visioni possibili

Autore:

Cosa accadrebbe se tra qualche anno non saremo neppure in grado di ricordare il nostro tempo? Non perché saranno trascorsi troppi anni, ma per una for

Il favoloso mondo delle piante

Un abete più vecchio delle piramidi e tanto altro. Nel mondo delle piante con Mancuso e Giordano

L’essere vivente più vecchio del mondo? Forse non tutti sanno che si tratta di un albero. È Tjikko, un abete rosso che vive in Svezia e ha compiuto be

una delle ragazze beneficiarie del progetto Futura nel cortile del palazzo
Storia precedente

Per quei talenti in rosa che non fioriscono

Prossima storia

Riportare il fattore umano nei campi. Dialogo con Francesco Brezza, contadino e viticoltore

Leggi anche...