Chi non conosce Charles Darwin e il suo viaggio sul brigantino Beagle, iniziato nel 1831 e finito nel 1836, che gli permise di raccogliere, classificare e studiare le specie incontrante e, in seguito, di formulare le teorie evoluzionistiche?ย ร lui, probabilmente, il naturalista piรน noto a livello popolare. Ma sapete sui libri di chi si formรฒ? Su quelli del tedesco Alexander von Humboldt, assai meno famoso del suo epigono inglese. Comincia proprio da questo esploratore dโepoca illuminista la nostra carrellata con i cinque ricercatori alla base degli studi sulla conservazione della natura.ย
Alexander von Humboldt
Vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, grazie alla sua condizione agiata, il tedesco Alexander von Humboldt si dedicรฒ allโesplorazione e ai viaggi avventurosi che lo portarono nel 1802, poco piรน che trentenne, a provare la scalata del vulcano Chimborazo che, con i suoi 6.310 metri, era la piรน alta vetta allora conosciuta.ย Portando con sรฉ gli strumenti piรน moderni per la ricerca scientifica, durante il suo viaggio nellโAmerica del Sud, iniziato nel 1799, formulรฒ la teoria sulla periodicitร delle piogge di meteore, approfondรฌ gli studi sul cambiamento dei campi magnetici al livello dellโequatore, risalรฌ il corso del fiume Orinoco descrivendone la valle.
Studiรฒ anche la corrente marina che, nel Pacifico, dal Cile va verso le coste tropicali rinfrescandone le acque e condizionandone il clima e che, in suo onore, ha preso il nome di corrente di Humboldt. Circa trecento specie, tra vegetali e animali a lui dedicate portano il suo nome, e ancora oggi dร il suo contributo agli studi grazie alle descrizioni che fece delle piante che vivevano sulle pendici del Chimborazo e di come si adattassero alle diverse altitudini e temperature. Il confronto tra le sue osservazioni e quelle attuali permette infatti di capire come i cambiamenti climatici stiano influenzando la flora della montagna.Fu membro dell’Accademia delle Scienze di Berlino e, per conto dello zar Nicola I, continuรฒ le sue esplorazioni e i suoi studi anche in Asia centrale.
Sostenitore della condivisione e dello scambio delle conoscenze scientifiche, von Humboldt formulรฒ concetti come lโinterconnessione dei sistemi naturali del pianeta in unico grande organismo dove tutto รจ strettamente legato. Per questo possiamo considerarlo il “padre” dellโidea di natura come oggi lโintendiamo.
George Perkins Marsh
Misconosciuta รจ lโeclettica figura di George Perkins Marsh,ย nato nel 1801 a Woodstock, Vermont, che, con un discorso come membro del congresso alla Agricultural Society of Rutland County, dimostrรฒ di aver capito giร nel 1847 il devastante impatto dellโuomo sui sistemi naturali proponendo soluzioni lungimiranti che ora indichiamo come sviluppo sostenibile. Marsh infatti valutรฒ come la deforestazione cambiasse il paesaggio circostante, la capacitร dei terreni di trattenere le acque e la loro fertilitร . Con una formazione come avvocato, si provรฒ in diverse imprese commerciali, molte delle quali fallimentari, e negli studi di linguistica che ne fecero uno dei principali conoscitori dellโorigine della lingua inglese.
Grazie alla sua carriera di diplomatico – fu il primo ambasciatore degli Stati Uniti nel Regno dโItalia – si avvicinรฒ ai problemi dellโimpatto delle attivitร umane sullโambiente e le sue osservazioni confluirono nel libro Lโuomo e la natura del 1864, nel quale raccoglie le sue esperienze, i suoi studi e le conoscenze apprese dai rapporti con uomini di scienza del suo tempo. Ilย libro fu fra i primi a mettere in relazione gli interventi umani sullโambiente e la loro ricaduta: descrisse sistematicamente come la deviazione del corso dei fiumi, la bonifica delle paludi, le attivitร agricole avessero un influsso sugli ecosistemi, studiando quindi lโimpatto umano sui boschi, sulle acque, sulle sabbie.
Avvertรฌ per primo della necessitร di consumi di materie prime ponderati, della criticitร della perdita delle specie animali e vegetali.ย Lo sguardo di Marsh era ancora fiducioso e confidava nella capacitร dellโuomo di comprendere e limitare le sue azioni. La sua lucida visione, ne fa di fatto il primo ambientalista statunitense.
John Muir
Un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti portรฒ invece John Muir ย dal Wisconsin alla California. Nato in Scozia nel 1838, si trasferรฌ da bambino con la famiglia negli Stati Uniti. Dopo essersi appassionato alla botanica, decise di lasciare gli studi e cercare fortuna nel west. Qui arrivรฒ nella Yosemite Valley e diventรฒ un attivista per preservarla e per proteggere tutte le riserve naturali americane. Infatti, sebbene fossero state istituite giร tredici aree protette, il Congresso prendeva tempo sulla decisione di preservarle completamente dallo sfruttamento, soprattutto minerario.ย
Grazie ai suoi articoli su diverse riviste nazionali riuscรฌ a ottenerne la completa salvaguardia. Fu tra i fondatori, nel 1892 del Sierra Club, una delle piรน importanti organizzazioni americane per la salvaguardia dell’ambiente, ma non fu solo un attivista: condusse osservazioni e studi geologici sulla Valle che lo portarono a formulare la teoria, tuttora accettata, della sua formazione dovuta allโerosione dei ghiacci. I suoi diari di viaggio e i suoi libri sono letti ancora oggi come appassionati testi naturalistici che esaltano i paesaggi e la natura incontaminata che aveva esplorato.
Rachel Carson
La nascita del movimento ambientalista viene fatta risalire alla pubblicazione, nel 1962, del libro Primavera silenziosa di Rachel Carson che riuscรฌ a far entrare nel dibattito pubblico il tema dellโinquinamento da pesticidi.ย Nata nel 1907 in una modesta famiglia della Pennsylvania, Carson si laureรฒ in zoologia e approfondรฌ i suoi studi in biologia marina. Iniziรฒ la sua carriera come redattrice di pubblicazioni scientifiche e ad avere un certo seguito con la pubblicazione del libro Il mare intorno a noi, dal quale nel 1953 fu tratto il documentario di Irwin Allen vincitore del premio Oscar, parte di una trilogia sul mondo marino che spazia dalla geologia alle sue forme di vita.
Fu perรฒ nel 1962, con Primavera silenziosa, appena due anni prima della morte per cancro al seno, che riuscรฌ a suscitare lโinteresse del pubblico sullโindiscriminato uso dei fitofarmaci e in particolare del Ddt. La tesi principale del libro era che si stava abusando dei pesticidi senza conoscerne le reali conseguenze sullโambiente e sullโuomo, ipotizzando una correlazione tra gli insetticidi e i danni ambientali ed evidenziando quanto poco si sapesse sul bioaccumolo di queste sostanze negli organismi, compreso quello umano. Ma il suo libro si poneva anche delle domande su quanto fosse etico da parte dellโuomo stravolgere gli equilibri naturali, stimolando quindi la nascita di una coscienza ambientalista.
Primavera silenziosa diventรฒ un best seller, ma subito partรฌ il contrattacco delle industrie chimiche per minarne la credibilitร . Subรฌ pesanti attacchi sessisti dai suoi oppositori ma, riuscรฌ a ottenere la costituzione di un comitato di ricerca, da parte del presidente Kennedy, che confermรฒ le sue affermazioni sulla pericolositร dei pesticidi.
Grazie al movimento di opinione popolare da lei suscitato nacque lโEpa , l’agenzia di protezione ambientale statunitense. Nel 1980, anni dopo la sua morte, le fu assegnata la Medaglia Presidenziale della Libertร , la piรน alta onorificenza civile statunitense. ย Il suo libro continua a essere ristampato e a essere ritenuto uno dei venticinque piรน importanti libri scientifici di tutti i tempi.
Barry Commoner
Figura di spicco dellโambientalismo americano degli anni settanta, il newyorkese Barry Commoner, nato nel 1917 in una famiglia di ebrei russi emigrati a Brooklyn, fu professore di fisiologia vegetale della Washington University.ย Il suo attivismo ebbe inizio dopo aver condotto una ricerca sullo Stronzio-90, isotopo radioattivo prodotto dagli esperimenti nucleari, nei denti da latte dei bambini americani. Nonostante il rapporto della ricerca evidenziasse lโallarmante presenza, dovuta soprattutto allโassunzione di alimenti contaminati dal fallout nucleare, fu colpito dall’indifferenza delle autoritร e decise quindi di fondare il Comitato per lโInformazione Nucleare.
La sua richiesta era la cessazione degli esperimenti nucleari e il successo della sua iniziativa di sensibilizzazione e informazione della popolazione portรฒ, nel 1963, al Nuclear Test Ban Treaty, ilย trattato di messa al bando dei test nucleari negli Stati Uniti. Nellโidea di Commoner, gli scienziati dovevano riuscire a comunicare chiaramente alla popolazione i risultati delle loro ricerche perchรฉ questi potessero mettere in atto cambiamenti condivisi e consapevoli contro il degrado ambientale. Nel febbraio del 1970 il settimanale Time gli dedicรฒ una copertina.
Fuย con il libro Il cerchio da chiudere, del 1971, che Commoner contrappose lโeconomia lineare, fatta di sfruttamento delle risorse e produzione di rifiuti, allโeconomia circolare, che segue quelle che sono le leggi che governano la Natura.
In questo testo illustrรฒ i quattro principi dellโecologia: tutte le cose sono fra loro connesse, e gli esseri viventi non possono che influenzarsi lโun lโaltro; ogni cosa deve finire da qualche parte, non si puรฒ ignorare la produzione dei rifiuti; la Natura รจ lโunica a sapere il fatto suo, e quindi interferire con i suoi cicli non puรฒ che essere dannoso; non esistono pasti gratis, lโutilizzo delle risorse ha necessariamente delle conseguenze.
Negli anni a seguire Commoner continuรฒ con la sua attivitร di conferenziere e di ricercatore, per esempio sullโinquinamento da diossina, per portare alla luce le aberrazioni del sistema economico capitalista incurante dellโambiente e delle persone, intrecciando il suo attivismo ambientale con quello sociale, dimostrando la stretta relazione tra lโambientalismo e la lotta per lโequitร e la paritร dei diritti.