Delle 40 opere esposte a Palazzo Barberini a Roma, in occasione della mostra Tempo Barocco, alle Gallerie Nazionali di Arte Antica fino al 3 ottobre 2021, il grande olio su tela di Antoon Van Dyck, risalente al 1627 circa, resta impresso doloroso. Nella prima delle otto sale in cui si dispiega il nuovo ampio spazio dedicato alle mostre permanenti, 750 mq appena restaurati, Il tempo taglia le ali all’Amore del pittore fiammingo accoglie col suo monito inappellabile: i tentativi dell’arte di fermare il trascorrere del tempo si andranno a infrangere contro la crudele realtà del Dio Crono, avido di tutti quegli accadimenti umani che permettono alla vita quotidiana di elevarsi verso la felicità, la bellezza, l’amore e le gioie della gioventù.


Mito classico e rielaborazione


«Ora che Francesca dirige la Galleria Borghese, questa mostra diventa anche una magnifica occasione per dare avvio ad una relazione e ad un confronto proficui tra due musei che con il loro patrimonio sono certamente tra i più rilevanti nel racconto di un’epoca e della sua arte, nel contesto nazionale e internazionale».
L’ora dello spettatore
Percorsi che presuppongono un approccio attivo del visitatore che per godere appieno dell’allestimento è chiamato a farsi domande. A esplorare curioso, accompagnato dall’ottima pannellistica, tra didascalie esaustive e citazioni interessate ad ampliare l’orizzonte culturale, mostrando come il tempo sia stato oggetto di studio e cruccio in ogni momento per l’uomo.


Piccoli scheletri e splendide Vanitas
«Cercare di dominare il tempo – ha spiegato la direttrice Gennari Santori – è stata un’urgenza assillante della riflessione barocca che accomuna poesia e scienza e sollecita la progettazione di strumenti in grado di misurarlo sempre più precisamente».
Allegorie per continuare a illuderci


Un messaggio di speranza, oltre che un ammonimento a non scegliere cattivi consiglieri per colmare quello che non si sa, lanciato come può anche ai tanti visitatori impegnati a fissare il proprio attimo nella memoria del loro telefono. Ogni epoca, d’altronde, combatte il terrore dell’estinzione come può e come sa fare.