Raccogliere il maggior numero di dati sulla biodiversità nel giro di quattro giorni, documentando tutte le specie selvatiche animali e vegetali che vivono nel territorio urbano ed extraurbano. È l’obiettivo della City Nature Challenge: l’evento annuale, ideato nel 2016 dall’Accademia delle Scienze della California e dal Museo di Storia Naturale di Los Angeles.


Un grande evento di citizen science che dal 25 al 28 aprile torna in oltre 700 città di tutto il mondo, Italia compresa.
Come partecipare
Lo scorso anno la City Nature Challenge ha coinvolto oltre 83.500 partecipanti su scala mondiale che hanno raccolto più di 2,4 milioni di osservazioni, documentando 65.682 specie. In dieci anni oltre 364.000 cittadini scienziati hanno registrato più di 7,3 milioni di osservazioni e individuato almeno 94.000 specie.
Ma come si partecipa? Semplice: «Nei giorni della challenge si può esplorare il territorio in cui si vive oppure prendere parte alle escursioni organizzate dagli enti, scattando foto della flora e fauna selvatica con lo smartphone o con la fotocamera» spiegano i coordinatori del Cluster Biodiversità Italia, vale a dire il biologo Antonio Riontino e Alessandra Flore, responsabile del dipartimento di Scienze naturali del Cesab (Centro ricerche in scienze ambientali e biotecnologie).


La piattaforma digitale
Le immagini si possono poi caricare sulla piattaforma iNaturalist, quindi dal 29 aprile al 4 maggio, con l’aiuto degli esperti naturalisti e scienziati di tutto il mondo, saranno identificate le specie fotografate. E il 5 maggio saranno pubblicati i risultati a livello mondiale sul sito ufficiale della manifestazione citynaturechallenge.org.


Le tappe italiane
Il Cluster Biodiversità Italia nasce nel 2019 come rete di enti scientifici e associazioni naturalistiche da un’iniziativa di giovani ricercatori e amanti della natura. Quest’anno celebra il settimo anno di adesione alla City Nature Challenge con 18 città e i rispettivi enti referenti:
- Trinitapoli: ente organizzatore Cea-Casa di Ramsar
- Manduria: ente organizzatore le Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale tarantino orientale
- Leverano: ente organizzatore Ecomuseo Terra d’Arneo
- Milazzo: ente organizzatore Muma – Museo Del Mare
- Messina: ente organizzatore Assocea Messina Aps
- Isola di Ustica, Palermo e Sciacca: ente organizzatore Marevivo Sicilia
- Area Marina Protetta Punta Campanella: ente organizzatore l’ente parco
- Area Marina Protetta Regno di Nettuno: ente organizzatore l’ente parco
- Portofino: ente organizzatore Outdoor Portofino
- Siena: ente organizzatore Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici
- Monte Pisano: ente organizzatore Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa
- Ferrara: ente organizzatore Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
- Trento e Predazzo: ente organizzatore il Muse, Museo delle Scienze
- Bergamo: ente organizzatore il Museo Civico di Storia Naturale di Bergamo
- Torino: ente organizzatore il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
La scienza ringrazia
Una preziosa occasione, insomma, a disposizione dei cittadini, degli esperti e dei gestori del territorio per esplorare e mappare il meraviglioso patrimonio di biodiversità che abita intorno a noi, tutelarlo e conservarlo. E i risultati anche sul piano scientifico sono importanti, come spiega Alessandra Fiore:


«Negli anni attraverso le osservazioni registrate durante la City Nature Challenge hanno aiutato gli scienziati ad individuare modelli di cambiamento della biodiversità su scala locale e globale».
I partner
La City Nature Challenge è promossa ed organizzata dal Cluster Biodiversità Italia in collaborazione con il Cesab.
Il Wwf Italia, il Wwf Young, l’Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), l’Afni (l’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani) e la Fondazione Marevivo con i loro gruppi locali, contribuiranno a raccogliere i dati, nelle città aderenti all’iniziativa.
L’iniziativa ha il Patrocinio del Ministero Transizione Ecologica; ISPRA + SNPA (Sistema Nazionale Per l’Ambiente); Federparchi-Europarc; ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile); Marevivo; WWF Italia e WWF Young Italy; AFNI(Associazione Fotografi Naturalisti Italiani); Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche); CSI(Citizen Science Italia); Aiol (Associazione Italiana Limnologia e Oceanologia), Sima (Società Italiana Medicina Ambientale); Pianeta Azzurro, Educational Goal, Weec
Partner tecnici: Inaturalist; Ausf (Associazione Universitaria Scienze Forestali); Rete Infea, Arpa Sicilia, Dipartimento di Scienze ChiBioFARAM (Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali) dell’Università di Messina, Area Marina Protetta Isola di Ustica, Associazione L’altra Sciacca, La Baia del Corallo, Università degli Studi di Ferrara, Progetto Usage, Citizen Science Ferrara, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo
MediaPartner: Sapereambiente; Envi.info ed Aica; Ambiente Ambienti; Pikaia; GreenPlanner; Con Magazine + Fondazione Con il Sud; Il Giornale dei Marinai; Osservatorio Artico; Eco rivista sostenibile; Triwù; Rainbow Diversamente Radio; Udite Udite
Sponsor: ForPlay srl; Greensmile.
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