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Escursionisti durante la City Nature Challenge a Punta Campanella, in Campania
La City Nature Challenge a Punta Campanella, in Campania. Foto: Cnc

Scopri la natura che ti circonda. Torna anche in Italia la City Nature Challenge

Dal 25 al 28 aprile cittadini e scienziati uniti per fotografare la biodiversità urbana e selvatica. Un’esperienza di citizen science per conoscere, proteggere e condividere il nostro patrimonio naturale
23 Aprile, 2025
3 minuti di lettura

Raccogliere il maggior numero di dati sulla biodiversità nel giro di quattro giorni, documentando tutte le specie selvatiche animali e vegetali che vivono nel territorio urbano ed extraurbano. È l’obiettivo della City Nature Challenge: l’evento annuale, ideato nel 2016 dall’Accademia delle Scienze della California e dal Museo di Storia Naturale di Los Angeles.

Un gruppo di escursionisti ascolta le spiegazioni di Antonio Riontino durante la City nature challenge nel 2019 a Ostuni
La City nature challenge a Ostuni (Br), con uno degli organizzatori, Antonio Riontino

Un grande evento di citizen science che dal 25 al 28 aprile torna in oltre 700 città di tutto il mondo, Italia compresa.

Come partecipare

Lo scorso anno la City Nature Challenge ha coinvolto oltre 83.500 partecipanti su scala mondiale che hanno raccolto più di 2,4 milioni di osservazioni, documentando 65.682 specie. In dieci anni oltre 364.000 cittadini scienziati hanno registrato più di 7,3 milioni di osservazioni e individuato almeno 94.000 specie.

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Ma come si partecipa? Semplice: «Nei giorni della challenge si può esplorare il territorio in cui si vive oppure prendere parte alle escursioni organizzate dagli enti, scattando foto della flora e fauna selvatica con lo smartphone o con la fotocamera» spiegano i coordinatori del Cluster Biodiversità Italia, vale a dire il biologo Antonio Riontino e Alessandra Flore, responsabile del dipartimento di Scienze naturali del Cesab (Centro ricerche in scienze ambientali e biotecnologie).

La City nature challenge in Italia
Foto: City nature challenge

 La piattaforma digitale

Le immagini si possono poi caricare sulla piattaforma iNaturalist, quindi dal 29 aprile al 4 maggio, con l’aiuto degli esperti naturalisti e scienziati di tutto il mondo, saranno identificate le specie fotografate. E il 5 maggio saranno pubblicati i risultati a livello mondiale sul sito ufficiale della manifestazione citynaturechallenge.org

Un'osservazione naturalistica con lo smartphone per la City nature challenge
Foto: Cnc

Le tappe italiane

Il Cluster Biodiversità Italia nasce nel 2019 come rete di enti scientifici e associazioni naturalistiche da un’iniziativa di giovani ricercatori e amanti della natura. Quest’anno celebra il settimo anno di adesione alla City Nature Challenge con 18 città e i rispettivi enti referenti:

La scienza ringrazia

Una preziosa occasione, insomma, a disposizione dei cittadini, degli esperti e dei gestori del territorio per esplorare e mappare il meraviglioso patrimonio di biodiversità che abita intorno a noi, tutelarlo e conservarlo. E i risultati anche sul piano scientifico sono importanti, come spiega Alessandra Fiore:

Alessandra Flore, Coordinatrice della CNC e Responsabile Dipartimento Scienze Naturali del Cesab
Alessandra Flore, Coordinatrice della CNC e Responsabile Dipartimento Scienze Naturali del Cesab

«Negli anni attraverso le osservazioni registrate durante la City Nature Challenge hanno aiutato gli scienziati ad individuare modelli di cambiamento della biodiversità su scala locale e globale».


I partner

La City Nature Challenge è promossa ed organizzata dal Cluster Biodiversità Italia in collaborazione con il Cesab.

Il Wwf Italia, il Wwf  Young, l’Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), l’Afni (l’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani) e la Fondazione Marevivo con i loro gruppi locali, contribuiranno a raccogliere i dati, nelle città aderenti all’iniziativa.

L’iniziativa ha il Patrocinio del Ministero Transizione Ecologica; ISPRA + SNPA (Sistema Nazionale Per l’Ambiente); Federparchi-Europarc; ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile); Marevivo; WWF Italia e WWF Young Italy; AFNI(Associazione Fotografi Naturalisti Italiani); Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche); CSI(Citizen Science Italia); Aiol (Associazione Italiana Limnologia e Oceanologia), Sima (Società Italiana Medicina Ambientale); Pianeta Azzurro, Educational Goal, Weec

Partner tecnici: Inaturalist; Ausf (Associazione Universitaria Scienze Forestali); Rete Infea, Arpa Sicilia, Dipartimento di Scienze ChiBioFARAM (Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali) dell’Università di Messina, Area Marina Protetta Isola di Ustica, Associazione L’altra Sciacca, La Baia del Corallo, Università degli Studi di Ferrara, Progetto Usage, Citizen Science Ferrara, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo

MediaPartner: Sapereambiente; Envi.info ed Aica; Ambiente Ambienti; Pikaia; GreenPlanner; Con Magazine + Fondazione Con il Sud; Il Giornale dei Marinai; Osservatorio Artico; Eco rivista sostenibile; Triwù; Rainbow Diversamente Radio; Udite Udite

Sponsor: ForPlay srl; Greensmile.

Per saperne di più

www.www.cesabricerche.it

 

Mielizia

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Anastasia Verrelli
Anastasia Verrelli
Nata e cresciuta nella meravigliosa Ciociaria, sin da piccola sviluppa un amore smodato verso l'ambiente e il territorio. Durante gli anni di studi si avvicina sempre più al mondo del giornalismo, in particolare al giornalismo ambientale e culturale. Durante l'esperienza universitaria nel Dipartimento di Lettere dell'Università di Cassino contribuisce a far nascere la rivista Cassinogreen, oggi associazione con lo scopo principale di far avvicinare i giovani universitari e non solo al mondo green, di cui oggi è vicepresidente. Ha organizzato diversi webinar e seminari ospitando importanti esperti del settore. Nel 2020 inizia a collaborare come addetto stampa per l'ente territoriale del Gal Versante Laziale del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Laureanda magistrale in lettere moderne e studentessa di un master in Digital Communication, spera di migliorare le sue capacità comunicative per trasmettere ai suoi lettori lo stesso interesse per la sostenibilità.
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