Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Un dato al mese, l'autore della rubrica con il cifra 48.606 scritta sulla lavagna
Marco Talluri

Un numero che pesa sull’Italia: l’emergenza polveri sottili

L'Agenzia europea per l'ambiente ha diffuso i dati sull'impatto per la salute dell'inquinamento atmosferico. E il nostro paese, con la Pianura padana in particolare, emerge in negativo. Lo dicono le cifre: affrontare il problema alla radice ormai è una priorità morale
21 Febbraio, 2025
1 minuto di lettura

Nel primo articolo di questa rubrica abbiamo ragionato intorni ai dati relativi alle polveri sottili (PM10 e PM2,5) rilevati in una stazione di monitoraggio di Arpa Lombardia a Milano e ai danni per la salute che ne derivano.

Una ragazza con la mascherina per proteggersi dallo smog
Foto: Getty Images Pro

Il numero che mettiamo al centro di questo mese costituisce invece la quantificazione di quei danni.

Inquinanti chiave

L’Agenzia Europea per l’Ambiente ogni anno stima, infatti, l’impatto sulla popolazione causato dall’esposizione a lungo termine da tre inquinanti atmosferici chiave: particolato fine (PM2,5), biossido di azoto (NO2) e ozono (O3). Nel risultato diffuso più di recente, quello relativo al 2022, l’Eea ha valutato in 239mila le morti causate nei paesi Ue dall’esposizione al PM2,5, cioè la frazione respirabile delle polveri sottili.

LEGGI ANCHE >
Gli incontri di Casacomune sul rapporto fra ambiente e salute

Ebbene, 48.606 di questi decessi sono relativi all’Italia. Si tratta del numero più elevato fra i Paesi Ue, la Polonia che ci segue ne ha meno di 35mila. La Lombardia, con quasi 13mila morti, è la regione con il maggior numero di decessi per esposizione a PM2,5. L’Eea fornisce queste stime anche a livello di singole aree urbane: a Milano si raggiunge quota 3.320, la più elevata, pari a 201 morti attribuibili per 100mila persone esposte.

Fonti primarie e secondarie

Ma quali sono le principali fonti che emettono questa tipologia di polveri? Su questo, per la Pianura Padana, che  costituisce la zona più critica, esistono le informazioni fornite dal progetto Prepair, che evidenzia come le fonti primarie siano costituite dagli impianti di riscaldamento domestico (in particolare quelli a combustione di biomasse), dal trasporto stradale e dagli impianti industriali.

LEGGI ANCHE >
Food for Profit, a chi conviene l'inferno degli allevamenti intensivi?

 A queste si aggiungono le fonti secondarie, cioè quelle che producono polveri sottili a seguito di reazioni chimiche in atmosfera a partire da altre sostanze, come ad esempio l’ammoniaca prodotta dagli allevamenti intensivi, come evidenziato da Greenpeace.

Come uscirne

Come risolvere in maniera radicale questo problema? Le proposte, relativamente alle diverse fonti emissive, non mancano:

  • Riscaldamenti domestici > applicare al più presto le indicazioni della Direttiva europea n. 2024/1275 
sulla prestazione energetica nell’edilizia, prevedendo una tabella di marcia al fine di eliminare gradualmente le caldaie a combustibili fossili al più tardi entro il 2040.
  • Trasporto su strada > potenziare il trasporto pubblico (metropolitane, tram, filobus, bus elettrici), la mobilità attiva (pedonale e ciclistica), favorire l’elettrificazione del parco veicolare privato.
  • Agricoltura > superare gli allevamenti intensivi, come indicato con una proposta di legge da Greenpeace Italia, Isde-Medici per l’ambiente, Lipu, Terra! e Wwf Italia.
Un tubo di scappamento
Foto: Akaratw / Canva

Priorità morale

È urgente, insomma, che la politica, nei suoi diversi livelli, affronti nel concreto questa complessa problematica con l’urgenza che i numeri impongono. Perché la qualità dell’aria non è una questione astratta di cifre, leggi e sforamenti.

Rappresenta piuttosto una priorità morale vista la sua incidenza, ormai acclarata, sulla salute pubblica.

Mielizia

Saperenetwork è...

Marco Talluri
Marco Talluri
Marco Talluri è giornalista e comunicatore, con una lunga esperienza nel settore della comunicazione pubblica. Dal 1978 al 2003 è stato responsabile comunicazione presso ATAF, l'azienda di trasporto pubblico di Firenze. Dal 2003 al 2021, ha lavorato presso ARPAT, l'Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Toscana. A partire dal 2015, ha coordinato la rete dei comunicatori del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), che comprende le attività dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (Arpa). Durante il suo percorso, ha diretto riviste specializzate nel settore del trasporto pubblico, coordinato la redazione del notiziario Ambienteinforma e curato i contenuti del sito web dello Snpa.
Ha fondato il blog Ambientenonsolo, dedicato alla divulgazione scientifica e ambientale. Collabora con il Kyoto Club sulla mobilità sostenibile e fa parte della redazione di Isdenews, pubblicata dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente.
Mielizia
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Orbital

"Orbital", l'antiracconto di Samantha Harvey che ci fa amare la Terra

Samantha Harvey, cinquant’anni e una formazione di studi filosofici e corsi di scrittura creativa, ha vinto il Booker Prize 2024 con la sua quinta ope

Fabio Deotto, "Come ne usciremo"

Viaggio nel 2040, quando la transizione sarà compiuta. Otto visioni possibili

Autore:

Cosa accadrebbe se tra qualche anno non saremo neppure in grado di ricordare il nostro tempo? Non perché saranno trascorsi troppi anni, ma per una for

Il favoloso mondo delle piante

Un abete più vecchio delle piramidi e tanto altro. Nel mondo delle piante con Mancuso e Giordano

L’essere vivente più vecchio del mondo? Forse non tutti sanno che si tratta di un albero. È Tjikko, un abete rosso che vive in Svezia e ha compiuto be

Educare con i media: un bambino gioca con un robot
Storia precedente

Bambini e robot, un’esperienza di programmazione collaborativa nella scuola primaria

Mauro Rostagno
Prossima storia

Saviano racconta Rostagno, il “gran figo” che voleva cambiare il mondo

Leggi anche...