Cesare Maltoni in laboratorio

Vivere, che rischio. Il documentario sul medico ambientalista Cesare Maltoni

Cesare Maltoni è stato uno degli scienziati più brillanti e meno conosciuti del secolo. Promotore del pap test, studioso ante litteram delle malattie ambientali e professionali, grande sostenitore della sanità pubblica. Da riscoprire, mai come in questi giorni, con il bel documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi
16 Marzo, 2020
1 minuto di lettura

In un paese come il nostro, dove sembra non doversi mai sopire il dibattito che vede contrapposti il binomio salute e ambiente al lavoro, dalla questione Ilva alle più recenti ripercussioni dell’epidemia da coronavirus, vale la pena recuperare  Vivere che rischio, documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi sulla figura di Cesare Maltoni,  uno dei più brillanti scienziati di questo secolo, per lo più sconosciuto al grande pubblico.

Alessandro Rossi e Michele Mellara,
I documentaristi Alessandro Rossi e Michele Mellara.

Lo scienziato che studiò le malattie ambientali

Cesare Maltoni, morto nel 2001, è stato, infatti, un pioniere nell’ambito dello studio della cancerogenesi ambientale e industriale, della prevenzione oncologica, della chemio prevenzione. I suoi studi lo hanno reso famoso in tutto il mondo e  hanno consentito di avviare una prassi e una metodologia scientifica ampiamente utilizzata a tutt’oggi.

Vincitore, tra gli altri, del Premio del pubblico al Biografilm Festival di Bologna e del premio AAMOD come miglior film documentario al Festival SiciliAmbiente, il lavoro di Mellara e Rossi, attraverso immagini di repertorio e numerose testimonianze, ricostruisce la figura dello scienziato faentino con appassionante vivacità e fluidità di racconto restituendoci anche una dimensione privata dell’uomo, giudicato, a torto o a ragione, ombroso e rigoroso.

Guarda il Trailer del docufilm  Vivere, che rischio

La difesa della salute pubblica e dell’ambiente

Maltoni, precorrendo i tempi, si è battuto per la difesa della salute pubblica, dei lavoratori e dell’ambiente focalizzando la sua ricerca sullo studio delle sostanze chimiche inquinanti e dannose come amianto e pesticidi, sino a diventare uno dei fondatori della ricerca oncologica che cercò di affrontare attraverso un mix di prevenzione (fu il promotore del pap test) e di assistenza (a lui si deve la realizzazione del primo hospice in Italia per l’assistenza ai pazienti con cancro in fase avanzata).

Lo scienziato, arrivò presto ad occuparsi anche di malattie professionali come, ad esempio, quelle che colpivano i lavoratori delle fabbriche di cloruro di vinile della Montedison a Porto di Marghera individuando, per primo, tale sostanza come agente cancerogeno. Mise, inoltre, in evidenza l’alto rischio di cancro per i lavoratori delle ferrovie e degli zuccherifici per l’elevata esposizione all’amianto.

Convinto assertore di una sanità per tutti, Maltoni ha speso la sua vita ad aiutare i più deboli, diventando inviso all’industria e all’accademia, facendo accrescere la consapevolezza dei rischi di un modello industriale per nulla centrato sull’uomo.

Guarda l’intervista a Cesare Maltoni

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