Portare bellezza e creare attenzione sui tessuti urbani e sociali per valorizzarli, nell’ambito dei comuni della Calabria. Questo è il progetto Gulìa Urbana, creato dall’a.p.s. Rublanum, che da 14 anni si svolge in aree urbane dismesse o poco valorizzate. Il mezzo della riqualificazione è l’arte, in particolare il mondo del writing e della street art. E proprio in questi giorni si è conclusa a Crotone la prima fase di KRIU – Krotone Identità Urbana.
Il progetto Kriu
D’accordo con l’amministrazione di Crotone, il collettivo Rublanum ha avviato le attività da due aree che soffrono di problematiche urbanistiche importanti. Quattro street artist hanno colorato i quartieri ‘300 alloggi’ e Quartiere Gesù, rileggendo l’identità delle zone e della città. Gli artisti sono Aches, Kitsune, Kraser e Piet Rodriguez.
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L’opera di Aches ritrae tre bambini del palazzo che ospita il murales che giocano a calcio, con riferimento a Crotone Città dello Sport. L’opera di Kitsune è un bellissimo viso femminile in penombra, un invito a prendere un momento per sé stessi, “all’ombra”. Kraser ha invece ritratto il filosofo e scienziato Pitagora, personaggio simbolo della città di Crotone, prendendo spunto dal busto esposto al museo archeologico di Napoli. Piet Rodriguez ha dedicato il suo murales a Milone, lottatore e guerriero dell’antica Grecia nato a Crotone, rivedendo in chiave contemporanea il dipinto di Jean-Jacques Bachelier che lo rappresenta.
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KRIU Krotone Identità Urbana ha organizzato anche eventi come il Back To The Style Calabria che ha visto la presenza di oltre 25 street artist calabresi che hanno trasformato con la propria arte il muro del porto di Crotone in Via Miscello da Ripe. E poi gli immancabili dialoghi tra pubblico e artisti, e altre performance. Il progetto proseguirà nei prossimi due anni arrivando a colorare la città con un totale di dieci opere di street art.
I promotori
Gulìa Urbana è un progetto artistico che dal 2012 promuove cultura attraverso murales, guerrilla gardening, installazioni artistiche, workshop creativi con ragazze e ragazzi del posto e residenti. Nel dialetto meridionale il termine gulìa significa desiderio/voglia: il desiderio di un gruppo di giovani di portare l’attenzione su spazi urbani problematici, e di riqualificarli, attraverso la loro cura e manutenzione, l’arte di strada e gli eventi culturali.