Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

murale bambino e ape
Secondo l’anti-antropocentrismo, l’essere umano è semplicemente una delle tante creature che popolano il pianeta (Foto: Un-perfekt, Pixabay)

La poetica del mondo naturale da Darwin a Leopardi

In questo saggio di Antonella Anedda, ricco di citazioni, richiami e suggestioni, troviamo un Leopardi proto-evoluzionista che condivide con gli scienziati Erasmus e Charles Darwin una visione del mondo in cui la natura è al centro
8 Luglio, 2022
2 minuti di lettura
no title has been provided for this book

“Le piante di Darwin e i topi di Leopardi” è il racconto di una lunga e meticolosa esplorazione condotta da Antonella Anedda, poetessa e saggista, con l’ausilio di una mappa che ha tre autori per punti cardinali: Giacomo Leopardi, Charles Darwin ed Erasmus Darwin, nonno di Charles. Un’esplorazione alla ricerca di corrispondenze e assonanze tra il poeta e i due scienziati, di visioni comuni sul mondo e la natura, con una chiave di lettura preponderante: l’anti-antropocentrismo. Che vede l’essere umano come una delle tante creature che popolano il pianeta, e non certo la più edificante.

«L’antiantropocentrismo, il rifiuto dell’arroganza, la possibilità di trasformarsi proprio nell’errore, la compassione come elemento potenzialmente evolutivo sono le terre contigue in cui questi tre autori si incontrano», scrive Anedda.

Antonella Anedda (Anedda Angioy), poetessa e autrice di testi saggistici, è tra i maggiori poeti italiani contemporanei

Gli amori delle piante e i compagni segreti

Leopardi non fece in tempo a conoscere le opere di Charles Darwin, ma c’era nella biblioteca di casa sua “Gli amori delle piante”, un libro di Erasmus Darwin che avrebbe influenzato in modo importante anche il pensiero di Charles. Ecco dunque, secondo Anedda, il trait d’union che rende il poeta e il naturalista “compagni segreti”. Proprio come Erasmus, entrambi sono pensatori lucidi e illuminati, antidogmatici e anticreazionisti. Studiosi che vedono la Natura come un’entità regolata da processi evolutivi (intuiti da Leopardi, formalizzati da Darwin) e non da un disegno preordinato, fatto su misura per l’uomo. Ed è così che tutte le creature viventi assumono uguale dignità e valenza nella cosmogonia universale, dagli uomini ai topi protagonisti del celeberrimo Paralipomeni della Batracomiomachia di Leopardi, ai lombrichi cui Charles Darwin dedicò la sua ultima opera.

 

topolino
Leopardi dedica ai topi un intero poemetto e, come Erasmus e Charles Darwin, si oppone alla visione antropocentrica del mondo (Foto: Michael_Luenen, pixabay)

 

«Un elemento importante nella triangulation Leopardi, Erasmus, Charles è rappresentato dagli animali», evidenzia appunto Anedda. «Soprattutto i più ‘bassi’: la formica e il verme per Erasmus (e per Charles, che chiude la sua vita dedicandosi all’oscuro lavoro dei lombrichi), i topi per Leopardi, sono infatti presenze costanti da opporre alla pretesa perfezione degli umani. La compassione, in particolare verso gli animali, è per tutti e tre una garanzia etica, il sentimento su cui fondare una solidarietà terrena, laica, responsabile».

Il corallo e la ginestra

In un susseguirsi di citazioni, approfondimenti e rimandi, il saggio sui tre autori si sviluppa un po’ come i coralli di Darwin, le cui forme suggeriscono «una possibilità evolutiva anarchica, sorprendente, inattesa», scrive Anedda. «È il corallo, che si ramifica casualmente in tutte le direzioni, il vero albero della vita». Ma c’è anche un altro albero (in questo caso davvero appartenente al regno vegetale) che diventa emblema della vita: è la ginestra di Leopardi, pianta pioniera capace di resistere con tenacia alle manifestazioni più distruttive della natura, come l’eruzione del Vesuvio citata nel canto. Della ginestra, neanche dirlo, parla anche Erasmus Darwin nel suo “Amori delle piante”. E questa eroica, umile pianta che «con il suo profumo consola» si fa ancora una volta portavoce dell’anti-antropocentrismo e della sublime magnificenza della natura.

 

La ginestra è una pianta pioniera di forte valenza simbolica che compare negli scritti di Leopardi e Darwin e già nella Bibbia (Foto: Stephanie Albert, pixabay)

 

Mielizia

Saperenetwork è...

Mara Marchesan
Mara Marchesan
Naturalista, consulente editoriale e giornalista scientifica. Collabora con case editrici, testate digitali e progetti europei, occupandosi dell’ideazione e stesura di contenuti informativi, divulgativi e didattici, della progettazione, redazione e traduzione di libri di scienze, dello sviluppo e gestione di attività di disseminazione e divulgazione scientifica. Spirito eclettico e curioso, ha una vocazione internazionale e multiculturale nutrita sin dalla nascita e una passione atavica per la natura nelle sue molteplici forme ed espressioni. Negli anni ha spaziato dai territori più tecnici e scientifici a quelli più arcaici e olistici, muovendosi sempre con l’entusiasmo dell’esploratore e l’animo del pioniere. Ha a cuore i temi dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile e crede che il motto “make the world a better place” non riguardi solo gli umani ma anche i nostri compagni di viaggio di tutti i regni. Oltre al mondo naturale, la appassionano il lifestyle sostenibile e le innovazioni green, la letteratura e le espressioni artistiche e tutto ciò che è fusione tra natura e cultura.
Mielizia
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Piantare patate su Marte

Pianteremo patate su Marte? Con Stefania De Pascale, alla scoperta della nuova eco-agricoltura

Le prime piante apparvero sulla Terra circa 450 milioni di anni fa, nell’Ordoviciano, evolvendosi dapprima nell’acqua, dove la prima schiuma algale si

Orbital

"Orbital", l'antiracconto di Samantha Harvey che ci fa amare la Terra

Samantha Harvey, cinquant’anni e una formazione di studi filosofici e corsi di scrittura creativa, ha vinto il Booker Prize 2024 con la sua quinta ope

Fabio Deotto, "Come ne usciremo"

Viaggio nel 2040, quando la transizione sarà compiuta. Otto visioni possibili

Autore:

Cosa accadrebbe se tra qualche anno non saremo neppure in grado di ricordare il nostro tempo? Non perché saranno trascorsi troppi anni, ma per una for