(Foto: Alexas_Fotos, pixabay)

Di corvi e cornacchie, tra zoologia, arte e mito

Il libro dell'artista e illustratrice Britta Teckentrup ci porta, con disegni e testi originali, suggestivi e coinvolgenti, alla scoperta del variegato universo dei corvidi, uccelli totemici spesso bistrattati ma dalle grandi abilità e virtù
23 Gennaio, 2024
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Betty e Abel sono proprio una coppia ingegnosa e lungimirante: per procacciarsi un po’ di cibo si sono costruiti un amo da pesca usando del semplice fil di ferro. Sorprendente, vero? Soprattutto se consideriamo che i due prodigi in questione sono cornacchie. Ed è appunto Di corvi e cornacchie che parla il godibilissimo libro dell’illustratrice e autrice tedesca Britta Teckentrup, edito in Italia da uovonero. Prima ancora di leggerlo, questo albo speciale va sfogliato pagina dopo pagina con lo stupore del bambino. Sorridendo estasiati alle sagome cariche di vita che ci vengono incontro e colorano un mondo che, magari, credevamo fosse fatto soltanto di grigio e di nero.

La carta d’identità dei corvidi

La prima parte del libro ci avvicina con parole semplici e schiette agli aspetti zoologici di questi pennuti dalla fama controversa. Scopriamo così che corvi e cornacchie, taccole e gazze, gracchi e ghiandaie sono tutti riuniti nella grande famiglia dei corvidi (Corvidae) e sono considerati a tutti gli effetti degli uccelli canori. Scopriamo anche che i corvidi, di cui fanno parte 129 specie suddivise in 23 generi, sono i passeriformi più vicini agli uccelli del paradiso. E che li troviamo negli habitat più diversi e in tutti gli angoli del mondo, salvo che nella punta più a sud del Sudamerica e in Antartide. Partendo dall’iconico corvo imperiale, il libro tratteggia la carta d’identità di alcune delle specie di corvidi più note e diffuse. Offrendoci aneddoti e curiosità sulle abitudini di vita e il comportamento di un gruppo di volatili tanto intelligenti da essere stati paragonati, per le loro abilità, alle scimmie antropomorfe.

 

I corvidi sono uccelli canori dotati di comportamenti complessi ed elaborati. (Foto: Alexas_Fotos, pixabay)

Cupi e oscuri? Creatori di mondi!

“In principio era la notte buia. A un certo punto, però, da questa oscurità emerse un corvo nero come la pece e presto si rese conto che uscendo dalla notte polare aveva creato il mondo”. Nella cosmogonia degli Inuit, il corvo rappresenta la massima forza creatrice, altro che uccellaccio del malaugurio. Anche nei miti di molte altre culture il corvo è tenuto in grande rispetto e considerazione. Per gli antichi Greci, i corvi della Pallade Atena rappresentavano la saggezza, nei miti germanici il dio Odino era sempre accompagnato dai fidi consiglieri Huginn, corvo della preveggenza, e Muninn, corvo della memoria, mentre secondo gli antichi Romani dal volo dei corvi si potevano trarre presagi e auspici. Non in tutte le culture, però, il corvo gode di buona fama e reputazione, come ci ricorda con tratti lievi ma incisivi Teckentrup.

Straordinarie abilità

Dalla sfera magica del mito, il racconto in parole e disegni passa di nuovo alla vita reale, altrettanto affascinante, delle nostre corvine creature. Scopriamo così che i corvi sono genitori premurosi e formano coppie inossidabili, hanno un linguaggio tanto elaborato da usare richiami diversi per gli umani, i gatti e i falchi, sono dotati di un’intelligenza e una capacità di apprendimento tali da arrivare a riconoscersi allo specchio e a costruire utensili, possiedono una vita sociale tanto complessa da celebrare persino riti funebri. Le prodigiose abilità dei corvi sono illustrate anche dalle peculiarità delle colonie che vivono in quattro città iconiche – Berlino, Londra, New York e Tokio.

 

I corvi con i simboli a loro associati sono presenti nei miti di molte culture del mondo. (Foto: meineresterampe, pixabay)

I corvi letterari e quelli cinematografici

Di chicche sui corvi in questo libro ce ne sono davvero tante e, tra queste, non potevano mancare i richiami artistici e culturali. Teckentrup evoca l’intero olimpo corvino della letteratura e del cinema e, in punta di becco, ci offre una raccolta di scritti dedicati a questi gotici amici, troppo spesso ingiustamente bistrattati. Dalle poesie di Edgard Allan Poe e di Rose Ausländer, alle fiabe di Esopo e dei fratelli Grimm e fino alle leggende cinesi e polacche, tutte illustrate con tratto suggestivo e vibrante, completiamo così il nostro volo nel mondo dei corvidi. Con la voglia di riaprire ogni giorno il libro a una pagina diversa per scoprire una nuova angolatura del caleidoscopico universo corvino.

 

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