Dal 26 gennaio oltre 14mila scosse hanno colpito l’isola di Santorini, nell’arcipelago greco delle Cicladi. La magnitudo massima stimata dal Laboratorio sismologico dell’Università di Atene e riportata martedì dalla BBC, è stata di 5.3 della scala Richter. L’epicentro del sisma si trova nel braccio di mare tra Santorini, Amorgos, Ios e Anafi. Le scosse non hanno provocato feriti ma si sono registrate diverse frane.
Scuole chiuse e residenti fuori casa
Santorini ha dichiarato lo stato di emergenza fino al 3 marzo, le scuole sono chiuse ed alcuni residenti hanno lasciato le proprie abitazioni. Nel frattempo la Protezione Civile ha dichiarato anche l’isola di Amorgos in stato di emergenza, fino all’11 marzo, per velocizzare l’arrivo degli aiuti. Amorgos conta meno di duemila residenti ed è considerata meno a rischio danni rispetto a Santorini, a causa del minor numero di edifici e del terreno roccioso.


Natura tettonica
Test effettuati hanno confermato che lo sciame sismico è di natura tettonica e non vulcanica, legato alla subduzione della placca Africana al di sotto di quella Eurasiatica. Secondo gli esperti l’attività sismica potrebbe durare ancora per diverse settimane.
In questa incertezza una crociera è già stata respinta e le richieste di prenotazioni turistiche in entrata sono diminuite.