Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Un'abitazione Ogiek data alle fiamme durante l'ondata di sfratti illegali (Foto: © OPDP/www.survivalinternational.it)
Un'abitazione Ogiek data alle fiamme durante l'ondata di sfratti illegali (Foto: © OPDP/www.survivalinternational.it)

Ci sono i crediti di carbonio dietro gli sfratti degli Ogiek in Kenya? La denuncia delle organizzazioni per i diritti umani

Nel giorno in cui si apre la Cop28 a Dubai, tra polemiche e scetticismo, Survival International, Amnesty International e Minority Rights Group lanciano l'allarme. Dietro al dramma dei popoli indigeni del Kenya ci sarebbe il ruolo ambiguo e sempre più inquietante del mercato di crediti di carbonio nel Sud del Mondo
30 Novembre, 2023
1 minuto di lettura

Si apre oggi la contestata Cop28 a Dubai. Nel frattempo, tre importanti organizzazioni per i diritti umani pubblicano una dichiarazione congiunta per denunciare gli sfratti illegali degli Ogiek del Kenya, evidenziando il ruolo che i progetti di conservazione e i crediti di carbonio possono giocare in simili furti di terra. Survival International, Amnesty International e Minority Rights Group sottolineano nella dichiarazione che «I popoli indigeni non possono essere sfrattati senza il loro Consenso Libero, Previo e Informato e che gli sfratti operati senza tale consenso sono […] illegali». Si stima che, solo nell’ultima ondata degli sfratti che si susseguono da anni nella foresta di Mau, siano state distrutte 167 case ogiek, tra cui una scuola.

Il Sud del mondo divorato dai crediti di carbonio

«Questo governo divora i suoi stessi figli», ha dichiarato Daniel Kobei, Direttore esecutivo del Programma di Sviluppo per il Popolo Ogiek. Gli sfratti violano anche due storiche sentenze della Corte Africana. Le organizzazioni spiegano che il Kenya ha da poco firmato accordi che apriranno la strada alla riforestazione e anche all’emissione di crediti di carbonio su milioni di ettari di terra. Questi progetti, e altre manovre finalizzate ad espandere il mercato dei crediti di carbonio nel Sud globale, potrebbero aumentare enormemente il furto delle terre indigene, incrementare il sostegno finanziario a violenti progetti di “conservazione fortezza” e con ogni probabilità causare ulteriori ondate di sfratti. «I progetti di compensazione del carbonio basati sulle foreste sono particolarmente problematici perché spesso prendono di mira i popoli indigeni e i loro stili di vita invece che le vere cause della crisi climatica», si legge nella dichiarazione.

«Mentre aumentano sempre più le prove che gli attuali sistemi di compensazione non siano serviti a mitigare i cambiamenti climatici, hanno già avuto un impatto dannoso sulle vite e sui diritti territoriali dei popoli indigeni in Kenya e altrove».

 

LEGGI ANCHE >
Kenya, arriva re Carlo e gli Ogiek sono sfrattati dalla foresta. La denuncia di Survival International
Mielizia

Saperenetwork è...

Redazione
Redazione
Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Francesca Santoro. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned ;-)
Mielizia
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Orbital

"Orbital", l'antiracconto di Samantha Harvey che ci fa amare la Terra

Samantha Harvey, cinquant’anni e una formazione di studi filosofici e corsi di scrittura creativa, ha vinto il Booker Prize 2024 con la sua quinta ope

Fabio Deotto, "Come ne usciremo"

Viaggio nel 2040, quando la transizione sarà compiuta. Otto visioni possibili

Autore:

Cosa accadrebbe se tra qualche anno non saremo neppure in grado di ricordare il nostro tempo? Non perché saranno trascorsi troppi anni, ma per una for

Il favoloso mondo delle piante

Un abete più vecchio delle piramidi e tanto altro. Nel mondo delle piante con Mancuso e Giordano

L’essere vivente più vecchio del mondo? Forse non tutti sanno che si tratta di un albero. È Tjikko, un abete rosso che vive in Svezia e ha compiuto be

"What were you wearing?" è una mostra itinerante, che espone abiti di donne sono sopravvissute ad una violenza sessuale (Foto: Flickr)
Storia precedente

Com’eri vestita? Ovvero, quando la vittima diventa colpevole

Prossima storia

Gli Schermi, la Stampante 3D, il Robot, la Scuola

Leggi anche...