Cibo Bene Comune, campagna di solidarietà
Un volontario della campagna di solidarietà Il cibo è un bene comune lanciata da Slow Food Italia e dal Comitato Popolare Difesa Beni Pubblici (Foto: Slow Food Italia)

Cibo bene comune, la campagna di Slow Food Italia e del Comitato Rodotà

Un milione di persone in Italia hanno bisogno di aiuto per riuscire a mangiare almeno una volta al giorno. Arrivano le ceste alimentari della solidarietà in tutta Italia
29 Giugno, 2020
1 minuto di lettura

Chi può dona, chi necessita prende, in solidarietà, alla pari. Questo principio è alla base della campagna di solidarietà  “Cibo è un bene comune”  lanciata dal Comitato Popolare Difesa Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà” in collaborazione con Slow Food Italia. In diversi punti delle città italiane, nei prossimi giorni, verranno messi a disposizione spazi per la raccolta di generi alimentari. E tutti potranno sentirsi liberi di offrire il proprio contribuito secondo le proprie disponibilità e necessità.

 

 

L’idea nasce in seguito all’emergenza Covid-19, che ha stravolto la vita di molte persone anche dal punto di vista economico: donne e uomini che hanno perso un’occupazione stabile o occasionale. In generale  la povertà è aumentata in Italia: un milione di persone hanno bisogno di aiuto anche per riuscire a mangiare almeno una volta al giorno. E  anche  per questo motivo sono importanti le iniziative che provengono dalla società civile. Gli organizzatori hanno chiarito, però, che si tratta di una campagna di  sensibilizzazione e non di assistenzialismo caritatevole. Ha dichiarato Ugo Mattei, per il Comitato Popolare Difesa Beni Pubblici e Comuni Stefano Rodotà:

«Siamo abituati a vedere nelle città le fontanelle che offrono acqua a chi ha sete e non guardiamo a chi beve come a un mendicante! Lo stesso deve accadere col cibo: le ceste della campagna siano come fontanelle di cibo bene comune. Abbiamo difeso l’acqua come bene comune, perché dovrebbe essere diverso col cibo che è altrettanto necessario?».

La distribuzione, pur seguendo tutte le prescrizioni di sicurezza, sarà libera, non ci sarà un operatore che consegna materialmente i prodotti.

«Questa iniziativa –  ha spiegato Giuseppe Orefice, del Comitato esecutivo di Slow Food Italia – pone il cibo al centro di una relazione di solidarietà orizzontale in cui non c’è bisogno che qualcuno chieda e non c’è bisogno di tramiti fra chi dona e chi riceve. Vogliamo, in questo modo, creare occasioni in cui il cibo in quanto bene comune possa restituire a chi è in difficoltà dignità e sostentamento».

Mielizia

Saperenetwork è...

Redazione
Redazione
Sapereambiente è una rivista d'informazione culturale per la sostenibilità. Direttore responsabile: Marco Fratoddi. In redazione: Valentina Gentile (caporedattrice), Sarah De Marchi, Roberta Sapio, Adriana Spera. È edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn). Stay tuned ;-)
Mielizia
Resto sfuso

Agenda Verde

Librigreen

Il groviglio verde

Funghi preistorici, alberi, mangrovie. Dentro il "groviglio verde" con Daniele Zagaria

Quanti di noi hanno considerato i boschi, le foreste ma anche i funghi e le piante come un unico sistema “aggrovigliato”? In pochi, certamente. Invece

no title has been provided for this book

Evoluzione, in viaggio nello spazio, nel tempo e nelle specie per evitare il "Don't Look Up"

Ci sono i procarioti e gli eucarioti, simili a batteri, per miliardi di anni  unici abitanti della Terra, i giardini ediacariani, che alla fine dell’e

no title has been provided for this book

Il Rigiocattolo, una eco-fiaba su riparazione e riuso

Perché è comune trovare chi ripara scarpe, automobili o computer, ma così raro trovare qualcuno che si occupi di aggiustare un giocattolo rotto? Eppur

Storia precedente

Lassù a Campsirago, dove l’ambiente fa teatro. Un festival per ricominciare

Il parco dell'Adamello Brenta
Prossima storia

Visioni nel Parco. Sulle cime dell’Adamello si respira cultura

Leggi anche...