Un'immagine della nuova rivista IRAE nella galleria Cardi, su un leggio

Nasce “Irae”, arte e ambiente raccontate in modo innovativo

Dal 14 marzo 2022 il nuovo progetto d’arte e oggetto da collezione in forma di libro promosso dalla no profit Yourban2030. Una serie editoriale per nuove narrazioni, tra arte contemporanea, sostenibilità e futuro
12 Marzo, 2022
2 minuti di lettura

Dal 14 marzo 2022 arriva il nuovo progetto d’arte e oggetto da collezione in forma di libro promosso dalla Yourban2030 per sensibilizzare – come sempre per la no profit – opinione pubblica e grandi interlocutori sugli obiettivi dell’Agenda2030, attraverso i mezzi dell’arte. IRAE è un’originale serie editoriale per parlare di ambiente in modo nuovo, per un nuovo modo di fare community intorno alla sostenibilità,  per scoprire e riflettere su visioni, distopie, disastri e soluzioni con i contributi di poeti, artisti, scienziati, visionari, fotografi illustratori, pensatori. Lontano da facili risposte, ma anche da disfattismi e banali entusiasmi, IRAE è una serie editoriale dove ogni numero diventa opera d’arte con uno special book a edizione limitata e monografico.

 

200 pagine per parlare di ambiente in modo nuovo, una lente originale per osservare e raccontare il presente; un appuntamento semestrale, per scoprire e riflettere su visioni, distopie, disastri e soluzioni: approcci e contenuti di varia matrice per scandagliare il contemporaneo, e rispondere a un interrogativo su tutti «è questa la fine?».

IRAE, infatti, viene da “dies irae”: quel giorno del giudizio, quella fine sulla quale tanto si sta riflettendo, che vede coinvolti l’uomo, la natura e l’ecosistema messi da tempo e sistematicamente a rischio. E allora come raccontare il presente e come intervenire sul futuro? IRAE propone un inedito storytelling, lontano da facili risposte, ma anche da disfattismi e banali entusiasmi, attraverso una serie editoriale dove ogni numero diventa opera d’arte con uno special book a edizione limitata e monografico. A dare corpo al primo special book è Paolo Canevari con un’opera limitata interamente nera, buia come il silenzio.

«IRAE è stato concepito nella primavera 2021 e, dati i risvolti dell’attualità e con il senno di poi, è chiaro che ancora una volta lo sguardo artistico si è fatto anzitempo interprete di un’urgenza, sociale, ambientale, narrativa», spiega l’ideatrice e presidente di Yourban2030, Veronica De Angelis. È così che la maggior parte delle immagini del primo numero portano verso l’assenza, la mancanza, il vuoto. Dagli spazi abbandonati di Nicola Bertellotti, alla rinascita solitaria di Jordi Bello Tabbi, dalla fuga nella natura di Simona Ghizzoni, alle città distopiche di Giacomo Costa. Dal vuoto della pianura Padana raccontato da Wu Ming (Wu è il cinese di Mu) all’invisibile presente nei disegni di Adreco.

 

 

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Dai ghiacciai immensi ricoperti di teli di Claudio Orlandi alla solitudine dell’inverno Islandese di Carola Blondelli, fino alle terre sarde arse dal fuoco di Dario Coletti e dei coniugi Marras. Void is the perfection ci narra Rai Kawakubo, mentre Paolo Canevari nel suo personal project legato alla rivista, fa l’atto più estremo del numero, cancella tutte le immagini e tutte le parole.

«Questo primo numero ha un mantra ed un simbolo giapponese il MU», spiega il direttore creativo Angelo Cricchi. «Che significa il vuoto Parente stretto di quella desinenza cinese WU usata da uno dei nostri più prestigiosi contributor. Vuoto come spazio pittorico autentico, l’infinito come dimensione fotografica, il colore assoluto, i codici della pratica artistica diventano elementi essenziali per configurare una nuova visione del mondo tutto intorno».

È disponibile sul circuito Messaggerie (La Feltrinelli, Mondadori, Ubik), Armani Book, Hoepli e in tutte le migliori librerie. È inoltre ordinabile sugli store online e Amazon. A firmare il primo numero da collezione della serie sono: Ezio Amato, Andreco, Nicola Bertollotti, Daniela Billi, Patrizia Boglione, Paolo Canevari, Tiziana Cera Rosco, Dario Coletti, Giacomo Costa, Ketty Di Tardo, Michele Freppaz, Simona Ghizzoni, Luca Marini, Antonio Marras, Shinya Masuda, Claudio Orlandi, Cristana Perrella, Patrizia Sardo Marras, Birgit Rusten, Wu Ming 1, Santiago Zabala; con Angelo Cricchi Direttore Creativo IRAE e Simonetta Gianfelici, Fashion Director.

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