Un bambino osserva un insetto posato su un suo dito
Sono circa 40 le specie di cui Giovanna Olivieri scrive in "Animali meravigliosi e come salvarli" (Foto: Pixhere)

Alla scoperta degli animali meravigliosi. E di come possiamo salvarli

Il libro di Giovanna Olivieri, naturalista autodidatta e divulgatrice, è una piacevolissima guida per orientarci nella fauna che possiamo spiare a pochi passi dalle nostre case. Un volume prezioso, edito da Pendragon e arricchito dalle immagini di Carlo Galliani
21 Giugno, 2024
3 minuti di lettura
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Avere vicino casa un’area verde come un bosco, un parco o un giardino, è una risorsa di cui possiamo apprezzare il valore soprattutto in estate, quando l’ombra degli alberi fornisce sollievo dall’afa. Sono isole di rigenerazione urbana ma anche di resilienza ai cambiamenti climatici e di contrasto alla perdita di biodiversità. Provate a sedervi in uno di questi luoghi e osservate cosa accade intorno a voi: inizierete a essere partecipi di uno spettacolo brulicante di vita. Bisogna solo imparare a guardare. Il libro Animali meravigliosi e come salvarli di Giovanna Olivieri (Edizioni Pendragon, 2024) è una piacevolissima guida per orientarci nella fauna che è possibile incrociare quotidianamente, affascinante e preziosa quanto quella che ci stupisce in documentari e mostre fotografiche che ritraggono posti esotici.

Come Newt Scamander

«Io sono esattamente come Newt Scamander: scrivo libri per insegnare alla gente non come sterminare gli animali, ma come amarli e rispettarli».

Giovanna Olivieri, naturalista autodidatta e divulgatrice, rende esplicito, sin dalle prime righe, il riferimento del titolo al mondo fantastico creato dalla penna di J.K Rowling. Gli animali che l’autrice ci aiuta a conoscere vi sembreranno altrettanto incredibili, nonostante non appartengano a una dimensione magica: per osservarli non servono lunghi viaggi o particolari strumenti. Sono lì, davanti ai nostri occhi, in un cespuglio del nostro giardino, in un vaso di un balcone, nella campagna o nel bosco dietro casa. Il vero incantesimo è quello di Olivieri che, come in una passeggiata in natura con un’amica, ci racconta di creature tanto comuni quanto spesso estranee a molti.

 

Guarda l’intervista di Giovanna Olivieri a Geo

Dal canto del succiacapre all’eleganza dell’onisco

Conoscerete l’insetto stecco (Bacillus rossius), simile proprio a Pickett, l’Asticello di Newt Scamander, quasi indistinguibile da un rametto, con cui si mimetizza per sfuggire a eventuali predatori, o gli oscuri rapporti famigliari del cuculo (Cuculus canorus), la cui femmina depone le uova nei nidi di altre specie che cresceranno i pulli come fossero i loro, previa eliminazione dei futuri fratellastri. Non guarderete più distrattamente, tra le stradine di campagna o nei ciottolati dei parchi, raggruppamenti di cimici rossonere (Pyrrhocoris apterus) o iridescenti libellule librare tra i rami degli alberi di qualche aiuola. Forse inizierete a riconoscere il canto del succiacapre (Caprimulgus europaeus), un uccello dalla vita notturna, che no, non munge le capre, ma è ghiotto di moscerini, zanzare, falene e piccoli coleotteri. Potreste persino divenire ammiratrici e ammiratori dell’eleganza dell’onisco (Armadillidium vulgare), crostaceo di terra, scuro, lungo circa un centimetro, che a volte vediamo appallottolato nel terreno. Sono circa 40 le specie di cui Olivieri parla nel suo libro, adatto soprattutto ai neofiti che si troveranno nel mezzo di un’escursione virtuale resa possibile dalle immagini scattate da Carlo Galliani, fotografo naturalista, contenute nel volume.

Lo stupore ci salverà

Emanuele Biggi, naturalista, fotografo e conduttore della trasmissione Geo, scrive nella prefazione del libro:

«L’osservazione della natura, quando si è piccoli, non ha filtri dimensionali. Si guarda con lo stesso stupore l’enorme elefante e il piccolo onisco che passeggia nel giardino. Crescendo poi, non so perché, molte persone perdono questo superpotere e, quando va bene, continuano a farsi stupire solo dal grande e dal puccioso».

Le pagine di Animali meravigliosi e come salvarli cercano di risvegliare in lettrici e lettori quella meraviglia bambina che, davanti a una falena o a un rospo, ci fa sentire come di fronte a un alieno tutto da scoprire. E conoscere è importante perché è il primo passo per apprezzare e proteggere la biodiversità, anche quella più prossima alle nostre case e città. Nonostante si tratti un mondo che a noi sembra scontato, non solo custodisce bellezza e curiosità, ma fornisce anche servizi ecosistemici essenziali come, ad esempio, l’impollinazione o la formazione e rigenerazione del suolo. Cosa possiamo fare tutte e tutti noi per preservare questo patrimonio? Curare il nostro giardino o balcone con piante adatte a essere rifugio di insetti, uccelli e piccoli mammiferi può essere già un piccolo passo. «Questo libro – conclude Biggi –raccoglie la sfida di acchiappare il bimbo senza filtri che sfugge da noi mentre cresciamo e lo rimette al suo posto, negli occhi e nel cuore di chi davvero vuole vivere una vita ricca di stupore, in un mondo che appare “finito” solo a chi ha smesso di osservare».

 

 

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Mielizia

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Alessia Colaianni
Alessia Colaianni
Laureata in Scienza e Tecnologie per la Diagnostica e Conservazione dei Beni Culturali, dottore di ricerca in Geomorfologia e Dinamica Ambientale, è infine approdata sulle rive della comunicazione. Giornalista pubblicista dal 2014, ha raccontato storie di scienza, natura e arte per testate locali e nazionali. Ha collaborato come curatrice dei contenuti del sito della rivista di divulgazione scientifica Sapere e ha fatto parte del team della comunicazione del Festival della Divulgazione di Potenza. Ama gli animali, il disegno naturalistico e le serie tv.
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