Il codazzurro (Foto: Vincenzo Alfano)

Codazzurro, storia di una migrazione

Il ritrovamento di un passeriforme molto raro in Italia, poche settimane fa in una stazione ornitologica in Trentino, ci porta sulle rotte di popolazioni di volatili studiate da ricercatori e da appassionati naturalisti di tutto il mondo
21 Ottobre, 2023
2 minuti di lettura

Passo del Brocon, Trentino orientale, a 1616 metri sul livello del mare. E’ un punto di transito importante per la doppia migrazione dall’Africa all’Europa tanto รจ vero che gli ornitologi del MUSE, il Museo delle Scienze di Trento, compiono periodi di inanellamento e di studio dei passeriformi che scendono a sud in autunno e risalgono a nord in primavera.

Alla fine di settembre, nelle finissime e non invasive reti rimaneva catturato un esemplare molto raro in Italia: il codazzurro (Tarsiger cyanurus), 13 centimetri di lunghezza, non piรน di 18 grammi di peso.

Nella storia degli inanellamenti al passo del Brocon questo codazzurro รจ la seconda cattura di sempre. E la notizia viene divulgata a tutti gli appassionati che si riconoscono nell’European Bird Net (EBN Italia) da Karol Tabarelli de Fatis, esperto ricercatore naturalista.ย La storia da raccontare comincia cosรฌ, con pochi dati e precise notizie. Ma, conoscendo questo delizioso codazzurro (il nome รจ dato dal colore predominante del maschio), le domande sono d’obbligo: ma cosa ci stava a fare al Passo del Brocon? Dove pensava di andare? Infatti questo uccellino era fuori rotta di migliaia di chilometri.

Le rotte dell’est

Pensate solo per un attimo: il codazzurro trascorre l’inverno nel vastissimo areale del Sud Est Asiatico. Lo si puรฒ trovare in un giardino a Giava o a Sumatra, in qualsiasi isola dell’Indonesia. E poi quando scatta l’istinto di riprodursi, torna dove รจ nato: nella Siberia russa, a oriente fino in Kamchakta. E a occidente? Si spinge al massimo oltre i confini russi e sbuca nella Finlandia del nordest. I birdwatchers e i patiti delle raritร  lo hanno rintracciato in due punti precisi: nella collina finlandese di Valtavaara e in quella a fianco di Konttainen.

 

 

Foreste di abeti rossi, pini silvestri e betulle: la taiga appena sotto il circolo polare artico. Il maschio del codazzurro ci arriva dopo un lungo volo, si posa sulla cima degli abeti e canta, un leggero e melodioso accordo di poche note che finisce in calata fino a perdersi nel nulla. L’arrivo, statisticamente รจ individuato nella seconda metร  di maggio ma molto dipende dall’annata e dalla temperatura. C’รจ una bella strada asfaltata che passa tra le due colline e il luogo รจ segnato da cartelli e da un grande parcheggio.ย Infatti questo รจ l’unico punto in Europa dove puรฒ essere visto, ascoltato, fotografato e anche disegnato, a scelta. Ed รจ bello vedere persone da ogni dove salire e scendere le colline. Quando ci si incontra basta uno sguardo che in realtร  รจ una domanda implicita. Cosรฌ chi ha visto il codazzurro sorride e indica il punto, la cima dell’abete. Per settimane รจ un andirivieni di persone di ogni etร . La femmina del codazzurro poi farร  in nido a terra tra muschi e cespugli di eriche e mirtilli.

In Trentino, in esplorazione

Ma torniamo al passo del Brocon: il codazzurro inanellato era probabilmente un esploratore, quasi sicuramente un giovane, che dalle colline finlandesi aveva deciso di andare a cercare qualcosa di nuovo, forse spinto da temperature inusuali, da venti sciroccali caldi, da una tempesta improvvisa.ย Chissร .

 

“Codazzurro a Konttainen”, opera di Fabrizio Carbone

 

Le statistiche ricordano che altri codazzurri sono stati visti in Italia: Vincenzo Alfano ne fotografรฒ uno a fine gennaio 2017 nelle campagne intorno Cingoli, provincia di Macerata (foto in apertura articolo). Poco dopo i giorni di un terribile terremoto. Il codazzurro del mio disegno, un maschio, lo incontrai il 24 maggio del 2006 salendo la collina di Valtavaara, non lontano dal grande lago Kitka e dalla mia casa dei Due Cieli.

 

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