Golfo di Trieste, rilasciati otto "drifter" per il monitoraggio ambientale: lo staff a bordo dell'imbarcazione
Foto: Arpa Fvg

Golfo di Trieste, rilasciati otto “drifter” per il monitoraggio ambientale

Al via una nuova collaborazione tra Arpa Friuli-Venezia Giulia e Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale per studiare le correnti marine. I rilevatori in mare da stamattina
18 Marzo, 2025
1 minuto di lettura

L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Friuli-Venezia Giulia (Arpa Fvg) e l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) hanno rilasciato oggi nelle acque del Golfo di Trieste otto drifter: dei tracciatori satellitari che serviranno a studiare le correnti marine del Golfo di Trieste al fine di ottimizzare gli interventi di tutela e salvaguardia ambientale in caso di sversamenti accidentali di idrocarburi o altre sostanze pericolose in mare.

Arpa Friuli-Venezia Giulia
Foto: Arpa Friuli-Venezia Giulia

Acque in movimento

Il rilascio congiunto è avvenuto nei due punti del Golfo caratterizzati, secondo un modello previsionale e quindi in termini probabilistici, da una maggior variabilità di movimento delle masse d’acqua, come ad esempio la foce dell’Isonzo, e da una minore possibilità di spiaggiamenti lungo le coste. Presenti al rilascio anche l’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, la Direttrice generale di Arpa Fvg, Anna Lutman e la Direttrice generale di Ogs, Paola Del Negro.

Come funzionano i tracciatori

In ciascun punto di rilascio sono stati lanciati quattro drifter, due targati Arpa Fvg e due Ogs, di diversa tecnologia (Stokes Drifter quelli di Arpa e Code Drifter quelli di Ogs ), che seguiranno i movimenti delle acque superficiali del Golfo, rilevandone direzione e intensità. Nello stesso tempo, grazie ai sensori di cui sono dotati, rileveranno altri parametri dell’acqua di mare, come la temperatura superficiale. Tramite il sistema Gnss (Sistema Satellitare Globale di Navigazione) sarà monitorato il movimento dei drifter per 48 ore, al termine delle quali gli strumenti verranno recuperati.

Golfo di Trieste, rilasciati otto "drifter" per il monitoraggio ambientale: il drifter in acqua dopo il rilascio
Foto: Arpa Fvg

Modelli numerici

Successivamente i tecnici e i ricercatori analizzeranno le loro traiettorie, lo scostamento rispetto ai punti di rilascio, la diversa direzione seguita dai drifter dello stesso tipo e di tipo diverso. Inoltre verranno confrontate le traiettorie reali con quelle stimate dai modelli numerici. Elaborazioni successive consentiranno di confrontare le traiettorie dei drifter con i movimenti delle correnti superficiali, osservati dal sistema Radar Hf Wera installato sempre nel Golfo di Trieste, e di validare così i dati rilevati dai radar marini.

Rilasci futuri

Il primo esperimento di rilascio congiunto di drifter è stato effettuato nel mese di dicembre ed è andato a buon fine e così Arpa Fvg e Ogs hanno deciso di continuare con cadenza bimestrale per i prossimi 10 mesi, per arrivare auspicabilmente ad almeno quattro o cinque rilasci congiunti.

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